domenica 23 marzo 2014

 


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Anche la VII edizione di Meristema parlerà di autosufficienza sostenibile.
Ischia, un'isola che negl'ultimi anni ha trasformato la sua economia, fino al 1800 isolata ed autosufficiente, in globalizzata e dipendente. Con questi incontri ci si domanderà: Si puo' essere autosufficienti mantenendo tuttavia una relazione aperta con il globo?
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MERISTEMA 2014 – Comunicato stampa da Ischia




Come ogni anno, il primo evento che si terrà ai Giardini Ravino, l’11 e 12 aprile prossimi, sarà MERISTEMA, il convegno annuale dedicato ai temi della natura e dell’ambiente. Sempre centrati sull’autosufficienza, potenzialmente favorita dalla condizione geografica dell’insularità, la prossima edizione di MERISTEMA  verterà sulle possibilità di riqualificazione del territorio ischitano, il quale, pur nel suo fascino intramontabile, mostra qualche segno di degrado, che una politica ambientale accorta, da parte delle istituzioni come dei singoli cittadini, potrebbe facilmente recuperare in breve tempo.
Nel segno di uno sforzo talora congiunto, talora parallelo di pubblico e privato, si terrà la relazione introduttiva della dr.ssa Maria Grazia Orlacchio, consigliera comunale a Forio, che parlerà di cittadinanza e beni comuni; così anche l’intervento dell’ing. Giuseppe Maiello, energy manager, che tratterà dell’implementazione che potrebbe trarre l’efficientamento energetico dall’unione delle aziende in gruppi d’acquisto di beni e servizi. 
Tra i beni comuni dei cittadini non si può non elencare il patrimonio verde di un luogo e tanto meno, possiamo sottrarci noi dei Giardini Ravino, che della botanica abbiamo fatto una vocazione e un’impresa. Ovunque, l’apporto della vegetazione risulta fondamentale nel rendere un territorio sicuro e vivibile, piacevole e produttivo, sano e salubre: tanto più a Ischia, detta l’”isola verde” per antonomasia. MERISTEMA continua ad avvalersi perciò del contributo del Dipartimento di Agraria dell’Università “Federico II” di Napoli, quest’anno nella persona del prof. Massimo Ricciardi, con una disamina su “L’importanza della flora nella riqualificazione dell’ambiente, del paesaggio, del turismo”.  In questo discorso, accanto alla vegetazione spontanea e alla flora ornamentale, avrà la sua rilevanza l’agricoltura, sia sotto il profilo di cura del territorio ai fini del consolidamento, sia sotto il profilo della produzione ortofrutticola.    
E così, Silvia e Riccardo D’Ambra, ormai ospiti fissi di Meristema, rispettivamente agronoma e ristoratore, attivisti dell’organizzazione internazionale “Slow Food” ,parleranno del cibo locale come bene comune e volano del turismo enogastronomico, una tendenza finora a torto sottovalutata dai tour operator per quanto riguarda l’isola d’Ischia, che vanta, attualmente due chef bistellati dalla guida Michelin, una millenaria tradizione vinicola di qualità, un presidio orticolo esclusivo come i fagioli zampognari e i prodotti tipici della Campania felix coltivati qui col favore del sole e del suolo vulcanico, nonché la raccolta delle erbe selvatiche e dei funghi porcini, il pescato, la cacciagione e il coniglio allevato nelle fosse:  una cucina che coniuga nel piatto mare e terra, estrazione italica e contaminazioni moresche.    
La partecipazione del dottore commercialista Renato Penza sarà volta a illustrare le opportunità di accesso ai finanziamenti  europei per le opere destinate a riqualificare il territorio, che potrebbero avere un ruolo non trascurabile nell’avviare un processo di miglioramento della nostra isola, sia in termini di attrazione per il turista, sia in termini di vivibilità per il cittadino.     vulnera nel territorio, ferite di sangue blu che si aprono nel verde della vegetazione o zampillano tra le pietre degli edifici. L’architetto paesaggista Anja Weber fornirà esempi e indicazioni su come trasformare delle banali e spesso squallide vasche artificiali in biopiscine che possono impreziosire il paesaggio e migliorare l’ambiente.
                               In questa direzione si volge anche la relazione della dr.ssa Eleonora Tramonti, esperta di turismo accessibile, che parlerà della disabilità motoria come opportunità per gli operatori del settore turistico. E anche l’immancabile contributo dello specialista medico svilupperà le applicazioni del termalismo nelle problematiche locomotorie. E’ innegabile, inoltre, che per il recupero nelle patologie o nei disagi della motricità, strumento principe siano il nuoto e gli esercizi in acqua. Da questo punto di vista, l’offerta di Ischia è davvero molto copiosa; epperò, molti dei bacini di balneazione, termali e no, costituiscono dei veri e propri 

Considerato lo statuto geografico e la vocazione termale di Ischia, il tema dell’acqua potrebbe diventare il filo conduttore per istituire un percorso per la riqualificazione della richiesta e dell’offerta turistica locale: “Alla luce dell’acqua” sarà questa la proposta, in parte provocatoria, in parte pratica, che farà al nostro convegno, il giornalista e scrittore Ciro Cenatiempo. 

Del resto, di che spinta rappresenti l’acqua per l’umanità ha già trattato lo scrittore statunitense Hermann Melville, nel 1851, nel suo Moby Dick, capolavoro letterario cui abbiamo intitolato proprio la bianca saletta dove MERISTEMA si svolge.

Guardate la folla dei contemplatori dell’acqua.
Andate in giro per la città in un sognante pomeriggio del Sabato […]. Che cosa vedete? Fissi, come sentinelle silenziose, tutto intorno alla città stanno migliaia e migliaia di mortali perduti in fantasie oceaniche. Alcuni appoggiati a una palizzata, altri seduti sulle testate dei moli, altri che guardano oltre le murate di navi […], come se si sforzassero di gettare un’occhiata ancor più vasta, verso il mare. Ma tutti costoro sono gente di terra; rinchiusi, nei sedili, avvinti alle scrivanie. Come va dunque? […] Che cosa fanno qui costoro?
Ma, ecco! ecco che giungono altri gruppi, che van diritti all’acqua e con l’intenzione, pare, di fare un tuffo. Strano! Nulla li soddisfa, se non il limite estremo della terraferma; gironzolare all’ombroso sottovento […] non basta. No. Bisogna ch’essi s’avvicinino all’acqua quant’è possibile senza caderci dentro. Ed eccoli là fermi, per miglia e miglia, per leghe. Gente dell’interno tutti, vengono da viottoli e da vicoli, da vie e da corsi, dal nord, dall’est, dal sud e dall’ovest. E pure qui s’uniscono tutti […]. 

Ancora. Voi siete in campagna, su qualche altopiano, lacustre. Prendete qualsiasi sentiero vi piaccia e, nove volte su dieci, questo vi conduce in una valle e vi lascia lì, accanto a uno stagno […]. C’è del magico in questo. Che il più distratto degli uomini sia immerso nelle sue più profonde fantasticherie: mettete quest’uomo in piedi, fategli muovere le gambe, ed egli, infallibilmente, vi condurrà all’acqua, se acqua c’è in tutta la regione. Se vi succedesse mai di restare assetati nel gran deserto americano, provate l’esperimento, dato che la vostra carovana sia eventualmente fornita di un professore di metafisica. Sì, come ciascuno sa, acqua e meditazione sono sposate per sempre.
 […] Se il Niagara fosse soltanto una cascata di sabbia, lo fareste voi quel viaggio di mille miglia per andare a vedere? […] Perché quasi ogni ragazzo sano e robusto, che abbia dentro in se uno spirito sano e robusto, prima o poi ammattisce dalla voglia di mettersi in mare? Perché al tempo del vostro primo viaggio come passeggero, avete sentito in voi un tal brivido mistico, non appena vi hanno detto che la nave e voi stesso eravate fuori vista da terra? Perché gli antichi Persiani tenevano il mare per sacro? Perché i Greci gli fissarono un dio a parte, e fratello di Giove? Certamente tutto ciò non è senza significato. E ancora più profondo di significato è quel racconto di Narciso: non potendo stringere l’immagine tormentosa e soave che vedeva nella fonte, vi si tuffò e annegò. Ma quella stessa immagine noi la vediamo in tutti i fiumi e negli oceani. Essa è l’immagine dell’inafferrabile fantasma della vita; e questo è la chiave di tutto. 

Ischia Residence, Ravino: un Giardino Botanico extravagante